Il gruppo dei figuranti ha come scopo principale quello di formare il nucleo dei cortei della contrada. Così come i musici aprono il corteo e gli sbandieratori lo chiudono, i figuranti ne costituscono la parte più importante e più numerosa. Dame e cavalieri, armigeri, paggi, damigelle, balie e tanta altre figure fanno da contorno alla coppia dei patroni che rappresentano le due figure principali della contrada.
Il gruppo figuranti trova il momento più alto della sua espressione nel corteo storico del Giuramento delle Contrade, che si svolge annualmente otto giorni prima del palio. Oltre a formare un corteo folto e ogni anno diverso per figure e coreografie, il gruppo dei figuranti inscena, unitamente al gruppo di danza, una rappresentazione che fa da contorno alla tradizionale iscrizione dei campioni alle quattro corse del palio.
In quell’occasione la contrada propone ogni anno un tema diverso, su cui basare pantomime e balletti, uniti da coreografie di gruppo e da scenografie importanti. Questa rappressentazione viene giudicata da una giuria di esperti che poi assegna il premio Nives Casati a chi si è distinto in originalità, unitamente al rispetto dei costumi, degli usi e delle musiche dell’epoca. Va ad aggiungersi a questa valutazione anche il corteo storico, che si tiene in Corso Ercole I d’Este prima del giuramento, che viene giudicato per compostezza, varietà e bellezza. Dal 2006 al miglior corteo storico viene assegnato anche il premi Nino Franco Visentini.
E’ indubbio che da sempre la nostra contrada abbia fatto scuola in questo ambito, in quanto per prima ha dimostrato grande cura e grande attenzione alla storicità, riconsocendo l’importanza della rievocazione storica minuziosa e ricercata che da sempre ci contraddistingue
Il gruppo di danza rinascimentale “L’Unicorno” nasce nel 1989, come prima realtà ferrarese interna ad una contrada che si occupi di danze all’uso della corte estense. La grande forza del nostro gruppo di danza sta nel lavoro di studio su cui ogni esibizione viene costruita. Ciascun balletto nasce da musiche originali del periodo di riferimento, mentre i passi e le coreografie sono basati sulle ricerche storiche che vengono effettuate appositamente al fine di ricreare i movimenti armoniosi delle danze dell’epoca.
Unitamente al gruppo di danza, nel 1990, nasce la Serata Rinascimentale. Nel corso degli anni questo appuntamento, che originariamente si svolgeva la sera prima del palio, ha esteso il suo valore storico comprendendo anche la Compagnia Teatrale del Vado. Oggi infatti le serate che rientrano in questo appuntamento sono diverse e si estendono a tutto il fine settimana successivo al palio.
Oltre alle musiche, suonate con strumenti originali, ed ai balli, sempre diversi ed aggiornati, il filo conduttore della serata è sostenuto anche dalla recitazione, che fa da collante tra i diversi momenti, in maniera da ricreare l’atmosfera delle corti quattrocentesche. La piccola rassegna di spettacoli rinascimentali è completata nelle serate successive dalla rappresentazione della commedia.
Il gruppo di danza rinascimentale è anche parte integrante del giuramento in Piazza Castello. In quell’occasione infatti, viene creato un balletto apposito, basato sul filo conduttore della rappresentazione, servendosi di costumi creati all’uopo, al fine di rappresentare le figure di cui si necessita. Unitamente al gruppo dei figuranti ed alla compagnia teatrale, il gruppo di danza costituisce la parte storico culturale della nostra contrada, da sempre attenta alla fedeltà della rievocazione storica.
Il gruppo musici di norma apre il corteo della contrada in tutte le occasioni ufficiali. Composto da tamburini e chiarinisti ha lo scopo di annunciare l’arrivo della Contrada e di attirare l’attenzione del pubblico, facendo sentire le proprie melodie anche a grande distanza. Oltre a cadenzare con i loro tempi ogni uscita della contrada, i musici accompagano gli sbandieratori durante le loro esibizioni e partecipano, in occasione degli Antichi Giochi delle Bandiere Estensi, alla gara musici che si svolge contestualmente a quella della grande squadra sbandieratori.
I tamburini sono la colonna portante del suono del gruppo musici. I loro tempi sono incessanti durante le sfilate o gli accompagnamenti degli esercizi di bandiera. Lo scopo principale dell’accompagnamento è quello di dare ritmo e di sottolineare quanto fatto dagli sbandieratori. La massima espressione di questo connubio avviene durante l’esercizio della grade squadra in cui i due gruppi si fondono esprimendo coreografie e movimenti unitari. La grande difficoltà di questo esercizio consiste nel trovare grande sincronismo tra i due gruppi che lo effettuano.
Il suono delle chiarine dà melodia alle musiche del gruppo. Suonare questo tipo di strumento richiede grande allenamento in quanto le note vengono modulate soltanto dalle labbra del suonatore, con l’aiuto di un solo pistone. Oltre a questo è richiesto un grande fiato per dare il giusto volume alla musica che si vuole produrre. Il suono delle chiarine nell’accompagnamento della grande squadra, come degli altri esercizi, permette di mettere in musica i movimenti ed i lanci degli sbandieratori.
Le origini
La chiarina è uno degli strumenti a fiato le cui origini possono essere fatte risalire a tempi molto lontani infatti l’evoluzione di questo strumento è strettamente legata alla storia della musica. Sappiamo che la teoria musicale occidentale, così come oggi la conosciamo, risale principalmente ai greci antichi, i quali ereditarono la propria conoscenza dai popoli egiziani e della Mesopotamia. Nello stesso periodo (V secolo a.C) anche il timpano, già conosciuto dai Sumeri con il nome di “tympanon”, si diffuse in tutta la Grecia. Si ritiene fosse stato introdotto dall’oriente insieme ai culti di Dioniso e di Cibele. Più tardi, presso gli antichi romani, la musica subì l’influenza non solo dei Greci e degli Egiziani, ma anche del popolo etrusco: la tuba, predecessore della chiarina, ad esempio, era una tromba etrusca dritta, in bronzo o legno ricoperto di cuoio. Nell’esercito romano la tuba era usata per l’attacco e la ritirata.
Il gruppo sbandieratori è una delle colonne portanti storiche della contrada di Santa Maria in Vado. Agli albori del palio moderno bandiere e tamburi erano quasi sempre il primo motivo di avvicinamento alla contrada per il fascino e la curiosità che hanno sempre generato in chi aveva occasione di entrarvi in contatto. Oggi l’affiancarsi di questa disciplina alle molteplici attività che si concentrano nella nostra contrada non ne sminuisce l’importanza ma, al contrario, ne accresce la vitalità.
Il gruppo sbandieratori basa tutto il programma annuale di allenamento sulle quattro specialità in gara agli Antichi Giochi delle Bandiere Estensi. La preparazione consiste nell’allenarsi fisicamente a sotenere l’esercizio e tecnicamente a ricercare il migliore livello possibile.
Quello che più caratterizza la nostra scuola di sbandierata è la ricerca della difficoltà. La nostra filosofia è infatti quella di dare spettacolo nell’esibizione, cercando di innovare e accrescere costantemente il bagaglio tecnico.
La nostra Contrada vanta attualmente 21 vittorie nelle competizioni di piazza Municipale. Da sempre l’esercizio che più ha fatto scuola tra quelli di Borgovado è stata la coppia o, come a noi piace ancora definirlo, il Doppio. negli ultimi anni però la contrada si è imposta maggiormente a Ferrara nella specialità della piccola squadra, vincendo tre volte dal 2000 ad oggi.
La specialità della grande squadra è quella che da sempre affascina di più per la coesione tra musici e sbandieratori. L’applicazione del regolamento Fisb vigente costringe ad anteporre le figurazioni e i movimenti a qualsiasi altra componente della valutazione finale dell’esercizio, andando così a discapito di tecnica e spettacolarità. Questo fattore si scontra un po’ con la nostra concezione di esercizio che, come detto in precedenza, predilige la difficoltà a tutti gli altri elementi.
Il gruppo dei piccoli contradaioli esiste ormai da tempo all’interno del rione, ma mai come negli ultimi anni si è ampliato e consolidato. Partendo dalla grande festa del “debutto”, che si è tenuta nel settembre del 2005 durante la quale hanno fatto il loro ingresso ufficiale in contrada 44 giovani gialloviola, il successo dei piccoli unicorni si è fatto sempre più grande.
I primi passi in contrada si possono muovere in tante direzioni: verso le bandiere, verso il tamburo, oppure entrando nel gruppo di danza rinascimentale, che per primo ha sfoggiato una folta schiera di giovani. Per la prima volta all’omaggio al duca della primavera 2006 (leggi articolo) abbiamo goduto di uno spettacolo offerto esclusivamente da giovani e giovanissimi.
In quell’occasione ha esordito il numeroso gruppo degli sbandieratori, andandosi ad aggiungere alla sempre nutrita presenza di giovani tamburini e alla consolidata realtà delle piccole danzatrici.
I nostri piccoli sbandieratori e musici partecipano alle gare delle bandiere riservate ai minori di 15 anni che si tengono in piazza municipale nel mese di maggio di ogni anno.
Il gruppo delle piccole danzatrici partecipa alla Serata Rinascimentale che si tiene nel chiostro della Basilica di Santa Maria in Vado nel mese di giugno.
A tutti gli effetti i giovani sono parte integrante della nostra contrada e la grande aggregazione che hanno creato all’interno del rione non si ferma alle loro attività, ma coinvolge tutto il popolo di Borgovado. Nel nostro rione infatti, l’arrivo di un giovane coincide quasi sempre con l’aggregarsi dell’intera famiglia, che in contrada trova la giusta dimensione e il giusto divertimento per tutte le età.
La Compagnia del Vado ha tra i propri scopi principali la ricerca e la riproposta di testi ed esperienze teatrali che appartengono alle origini del Teatro moderno e che, nonostante le spiccate caratteristiche comiche, sono frequentate nelle odierne rassegne teatrali
In questo ambito, dal 1999, la Compagnia ha presentato commedie, adattamenti teatrali di testi letterari antichi e moderni, animazioni teatrali di luoghi storici. Tra le esperienze più significative è di particolare interesse la riproposta del Teatro plautino all’uso della Corte di Ercole I d’Este, in cui attori non professionisti recitavano i testi tradotti in volgare dagli umanisti di corte, con intermezzi di musica, danza e pantomima, che fu una delle espressioni artistiche ferraresi più innovative e ammirate nell’Europa del Rinascimento. Pur non essendo possibile riprodurre oggi il fasto e le eccellenze artistiche ed artigianali delle messe in scena di quell’epoca, le realizzazioni della Compagnia del Vado sono in grado di fornire un’idea plausibile di come doveva essere il teatro in quei tempi
Tra le produzioni più significativi realizzate, segnaliamo:
- 2000 “Dolce parlar d’amore”, adattamento dall’Aminta;
- 2001 “Amorosi inganni”, adattamento di una novella del Decameron;
- 2002 “Casina” di Plauto, all’uso della Corte di Ercole I d’Este;
- 2002 “A lume di doppieri”, dalle cronache di Bernardino Zambotti (1502)
- 2003 “Miles Gloriosus” di Plauto, all’uso della Corte di Ercole I d’Este;
- 2004 “Aulularia” di Plauto, all’uso della Corte di Ercole I d’Este;
- 2005 “La Calandria” di Bernardo Dovizi da Bibbiena (1504);
- 2006 “ La Fantesca” di Giambattista della Porta (fine XVI secolo).
- 2007: “I Menecmi” di Plauto, all’uso della Corte di Ercole I D’Este
- 2008: “Chiappinaria” di Giambattista della Porta
- 2008: “I gemelli del fiume” testo originale ispirato a “I Menecmi” di Plauto, rappresentato al concorso teatrale di Ro Ferrarese
- 2009: “Anfitrione” di Plauto, all’uso della Corte di Ercole I D’Este
- 2010: “L’Assiuolo” di Giovan Maria Cecchi (1550)
- 2011 “Miles Gloriosus” di Plauto, all’uso della Corte di Ercole I d’Este, nuovo adattamento
Nel campo del teatro contemporaneo, grande successo ha inoltre riscosso nel 2005 e 2006, l’adattamento dell’atto unico, “Il cinghiale alla marchigiana” di Ivano Artioli, curato dall’Associazione Terzo Millennio, con l’interpretazione di Francesco Rizzoli.
La Compagnia ha inoltre, attivato collaborazioni importanti con l’Università di Ferrara, l’Associazione Dante Alighieri, il Circolo Culturale Leonello d’Este, l’Ensemble di danza antica L’Unicorno, il John Dowland Ensemble ed altri artisti impegnati in questo ambito.